ADDESTRAMENTO-www.settermontecatria.it Allevamento di Monte Catria
A fronte di un'esperienza ormai quarantennale, nel suo genere forse unica in Italia, di Vera Caccia in Appennino a starne (quelle selvatiche ora pressoché scomparse), coturnici e beccacce, è sempre con rinnovato spirito e passione che mi dedico costantemente
all'Addestramento dei Vostri cani,
per caccia e prove, appartenenti a tutte le
Razze da Ferma.
I Princìpi ed i Metodi di Addestramento devono convenientemente essere semplici ed efficacemente sperimentati, seppur sostenuti da tante letture cinegetiche che hanno segnato, da oltre un secolo, l'evoluzione delle varie scuole di addestramento. Quarant'anni di caccia vera, di allevamento e di addestramento, credo siano esperienze ben sufficienti per preparare e formare, in tempi ragionevoli, un cane da ferma. Ma alla base di tutto vi è una assoluta serietà ed onestà professionale, amore e comprensione per il cane, oltre a quella dote innata che alcuni sogliono chiamare carisma.
Propongo quindi un metodo ben collaudato, ma moderno al tempo stesso, articolato su cinque comandi dati con la voce ("chiamata", "no", "fermo", "porta", "via") che hanno, se desiderato dal proprietario, i corrispondenti suoni emessi con il fischietto sibilante, o trillato in caso di rimprovero. Con la maturità dell'allievo, dopo un congruo periodo di addestramento, i soli cenni di comando con la mano sintetizzeranno la proficua intesa nell'azione di caccia tra cacciatore e cane. Dei cinque comandi vorrei soffermarmi sul "NO", disapprovazione perentoria, autoritaria ed insindacabile di qualsiasi azione/attività compiuta dal soggetto in momenti di caccia, in canile, in compagnia ecc... E' molto utile per convivere ogni giorno, nelle più disparate situazioni, con un ausiliare corretto e disciplinato. Questo semplicissimo comando è altrettanto efficace del ben noto ed accademico "TERRA", ma molto più facile da insegnare per l'addestratore; inoltre viene recepito dal cane immediatamente poiché evita l'imposizione di posture particolari, forse troppo coercitive.
Altrettanto importante è vivere quotidianamente con l'allievo ogni fase della vita, oserei dire in simbiosi, sia in canile sia sui terreni di addestramento e caccia. L'educazione di base e la disciplina nascono anche in canile interagendo realmente con i cani durante la pulizia, le cure e la somministrazione del cibo; quest'ultima, ad esempio, deve essere eseguita con metodo ripetitivo, rigoroso ed ordinato, impedendo quindi all'educando anche il solo lambire la scodella del compagno di box, piena o vuota che sia. Ogni allievo, subito dopo il pasto, riceve carezze e viene chiamato contemporaneamente con il suo nome più volte e con tono rassicurante; questa particolare attenzione lega fortemente il soggetto all'istruttore.
Il restante lavoro verrà svolto sui